Descrizione: La volpe è
un canide di medie dimensioni (lungo da 65 a75 cm). Ha il muso lungo e
affusolato, le orecchie dritte, appuntite e nere nella parte posteriore
e le zampe corte. La coda è lunga (da 35 a 45 cm ) e molto folta
solitamente con la punta bianca. Presenta una grande variabilità
sia individuale sia geografica. Il manto, per esempio, è
generalmente di un ricco rosso scuro anche se varia da un individuo
all'altro, sia da una zona all'altra. Generalmente il dorso va dal
bruno rossiccio al grigio con i fianchi più chiari. La regione
ventrale è bianco-grigia. Di norma in inverno è di colore
più scuro che in estate. Il mantello è formato da peli
lunghi, come ad esempio quelli della coda che arrivano a 87 cm.
Habitat: Può prosperare
negli habitat più svariati (dal livello del mare fino a 3200 m):
vive principalmente nei boschi, ma si può rinvenire anche in
brughiere aperte, in montagna e nelle campagne coltivate.
Riproduzione: Il periodo degli
amori è molto variabile e cambia secondo la latitudine: nella
nostra regione ha luogo in inverno, tra dicembre e febbraio. I parti
avvengono generalmente tra marzo e aprile. La femmina, dopo una
gestazione di 7 settimane, partorisce, in una tana, in media da 3 a 5
piccoli, che vengono allattati per un mese. Al termine di questo
periodo essi iniziano a prendere i primi cibi solidi, costituiti da
alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati.
Alimentazione: Si nutre di
lepri, conigli, roditori, ricci, ma tende ad escludere i toporagni e le
talpe. Mangia insetti, uccelli, uova, lombrichi, carogne e rifiuti. In
estate e in autunno integra la sua dieta con frutta e bacche.
Curiosità: Considerata
fin dai tempi più antichi l'incarnazione della furbizia, la
volpe ha colorito molte favole nel passato e certamente ha dato un
tocco di mistero a tante tradizioni popolari che sono servite,
purtroppo, a screditare questo canide e a renderlo malvisto come
è accaduto per il lupo.
Nel parco della Valletta:
è regolarmente presente tutto l'anno in diverse zone del Parco,
dove si possono scoprire le sue numerose tane formate da
una rete di gallerie con più ingressi. Purtroppo spesso
illegalmente cacciata perché minaccia i pollai e le prede ambite
dai cacciatori .