EQUISETO
(Equisetum arvense, L. 1753 Fam Equisetaceae)
fusti sterili
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fusti ferti
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Descrizione:
pianta erbacea perenne con rizoma sotterraneo e due titpi di
fusti eretti: fusti fertili che compaiono all'inizio della primavera,
sono privi di clorofilla e all'apice portano le spore che servono per
la riproduzione della piante; fusti sterili, si sviluppano dopo quelli
fertili, sono segmentati, di colore verde, da ogni nodo partono
lateralmente filamenti verdi a loro volta segmentati. In Italia viene
chiamata anche coda cavallina proprio per la forma che ricorda la coda
del cavallo.
Habitat:
vegeta in zone umide, vicino a corsi di acqua e piccoli ruscelli, in
ogni caso dove vi sia ristagno di acqua permanente. Capita spesso di
trovare colonie di equiseti nelle zone con le caratteristiche appena
descritte.
Provenienza:
specie autoctona, presente in tutta Italia
Curiosità:
Gli equiseti sono tra gli organismi più antichi della terra: sono stati
trovati resti fossili risalenti alla fine del Devoniano (395 –
345 milioni di anni fa); sono piante più primitive delle angiosperme,
infatti sono senza organi sessuali distinti (i fiori), si propagano e
si riproducono per mezzo di spore. Il silicio contenuto
nell'equiseto contribuisce con calcio, magnesio ed altre sostanze al
"metabolismo dell'osso” e favorisce l'accrescimento osseo; è molto
usato in erbosristeria.
Nel parco della Valletta: è presente in tutte le aree con le caratteristiche indicate sopra.