CASCINA MAGRITTO di MONTICELLO
Si ha
notizia della sua
appartenenza, con la cascina Ca’Nova, alla
Comunità di Monticello della Pieve di Missaglia, provincia
dell’allora Ducato di Milano, in un documento della seconda
metà del 1500. Esse appaiono ben identificate in uno schizzo
topografico della parrocchia di Monticello tracciato in occasione della
visita pastorale del Cardinale di Milano Carlo Borromeo, avvenuta molto
probabilmente nel 1571. In seguito ritroviamo queste cascine nella
Mappa della Comunità di Monticello del Catasto Teresiano
redatta nel 1722 . Tra le famiglie che entrarono in possesso
della cascina Magritto troviamo alcuni tra i cognomi più
rappresentativi del nostro territorio: dapprima suddivisa tra Sirtori
Giulio e Lodi Luca, poi appartenente a Perego Giacinto, la cui figlia
acquista di nuovo l’intera proprietà nel 1864.
La Cascina
Il
fabbricato, massiccio e imponente, si sviluppa sia in altezza che in
lunghezza, presentando numerose aperture, grandi e regolari. La lineare
facciata esterna è abbellita da un’unica
decorazione
risalente al 1910. Si accede alla corte tramite un atrio, quasi
nascosto, il cui soffitto è sostenuto da travi in legno. Sul
cortile interno si affacciano quattro corpi, tre interamente o
parzialmente ristrutturati, il quarto caratterizzato
dall’originario aspetto rustico dove però
risaltano alcuni
elementi fuori stile (tettoie e serramenti). Alcuni vecchi gelsi
testimoniano l’allevamento dei bachi da seta un tempo
praticato
nella cascina.
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L’EDICOLA In fede alla sua vocazione don Stefano donò la statua della Madonna del Rosario al luogo nativo. Gli abitanti della cascina gli consacrarono una chiesetta nell’agosto del 1949 con grandi festeggiamenti. |