Descrizione: Il Gambero di
fiume ha il corpo rivestito da una cuticola chitinosa dura e distinto
in tre parti : testa, torace ed addome. La testa porta due paia di
antenne, il torace porta delle appendici adatte alla locomozione
ed al nuoto; nell'addome i segmenti sono mobili e le appendici ridotte
ed in parte trasformate nei maschi in organi riproduttivi; nelle
femmine le appendici addominali sono usate per trattenere le uova e le
giovani larve. All'estremità dell'addome vi è
un'appendice lamellare, il telson, che costituisce il ventaglio caudale
dei gamberi usato per spingere l'animale all'indietro.
Habitat: Vive nei torrenti e
nei rii particolarmente ossigenati. Preferisce i letti ghiaiosi o
sabbiosi ma dotati di rive in cui siano presenti anfratti e luoghi
sicuri, rappresentati spesso da fronde di alberi caduti o foglie, per
potersi nascondere e riposare.
Riproduzione: L'accoppiamento
avviene soprattutto in autunno. La femmina porta sull'addome per 5-6
mesi le uova fecondate (circa un centinaio), prendendosene cura,
ventilandole e pulendole continuamente. In Primavera esse schiudono ma
le piccole larve rimangono ancora per qualche tempo aggrappate al corpo
materno.
Alimentazione: Si nutre di qualunque cosa: dalle alghe alle piante acquatiche, dai vermi ai molluschi, alle larve di insetti.
Curiosità: E'
particolarmente aggressivo nella difesa del suo territorio e nelle
lotte sessuali, come dimostrano le catture di esemplari con arti o
chele parzialmente o totalmente mutilate.
Nel parco della Valletta:
è sicuramente presente sia nella roggia della Valletta sia nella
Bevera; la sua sopravvivenza è minacciata
dall’incauta introduzione della specie esotica “gambero
della Luisiana”, più grande e, soprattutto, portatrice
sana della “peste del gambero”.